L'elettromagnete, conosciuto anche come elettrocalamita, è un elemento elettrotecnico; basa cioè il proprio funzionamento su una delle applicazioni dell'elettricità.
Nasce nel 1820 grazie agli innumerevoli studi di André-Marie Ampère, il quale si applicò, infatti, nello stabilire le relazioni tra l'elettricità ed il magnetismo.
L'elettromagnete è costituito da un nucleo di materiale ferromagnetico, ossia da un materiale la cui caratteristica è quella di essere fortemente magnetizzato anche se non sottoposto a campi magnetici (per questo, solitamente, viene utilizzato il ferro dolce), attorno il quale viene avvolta una bobina, formata da numerose spire di filo elettrico, detta solenoide.
Ciò che l'elettromagnete è in grado di fare, quindi, è il generare un campo magnetico da una semplice corrente elettrica.
Attenzione però, proprio in questo risiede la differenza tra un elettromagnete ed un induttore: mentre nel primo caso si parla di generazione di un campo magnetico dall'energia elettrica, nel secondo si parla invece di accumulazione di energia.
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